Il recente Ubisoft Forward ha rappresentato una pietra miliare per gli eSport di Rainbow Six, con l'annuncio della prima World Cup di Tom Clancy's Rainbow Six® Siege. Per la prima volta nella storia, giocatori provenienti da 45 paesi e regioni si affronteranno in un torneo globale ai massimi livelli per portare a casa il trofeo della World Cup.
Per questa occasione speciale, Ubisoft ha chiesto al cestista di fama internazionale Tony Parker di assumere il ruolo di ambasciatore della Rainbow Six World Cup e condividere la sua esperienza ventennale con i giocatori partecipanti alla competizione. Abbiamo fatto una chiacchierata con Parker e François-Xavier Dénièle, direttore eSport di Ubisoft, per saperne di più sui loro programmi e obiettivi per la Rainbow Six World Cup.
Potete dirci qualcosa di più sulla Rainbow Six World Cup?
François-Xavier Dénièle: La Rainbow Six World Cup è la "new entry" nell'ecosistema degli eSport di Rainbow Six. Abbiamo già organizzato altre competizioni ma, per la prima volta in assoluto in Rainbow Six Siege, avremo un torneo basato sulle nazioni. Giocatori provenienti da 45 paesi e regioni di tutto il mondo si affronteranno ai più alti livelli per diventare la squadra che passerà alla storia per essersi aggiudicata il massimo trofeo della prima edizione della Rainbow Six World Cup. Per i fan, questa sarà anche un'occasione di condividere il loro amore, orgoglio e supporto incondizionato con la squadra che li rappresenterà sul palcoscenico mondiale.
Come mai Ubisoft ha deciso di lanciare la Rainbow Six World Cup?
FXD: Durante i nostri eventi, abbiamo notato che sia i giocatori professionisti che i fan esibivano con grande entusiasmo il loro orgoglio nazionale. Guardando tutte quelle bandiere dei vari paesi sventolare tra il pubblico e vedendo emergere alcune rivalità internazionali, abbiamo cominciato ad accarezzare l'idea di creare una competizione ad hoc. L'idea è quindi maturata nella World Cup che abbiamo annunciato all'Ubisoft Forward. Crediamo che la World Cup rappresenterà una grande opportunità per celebrare la community di Rainbow Six Siege, sia su scala locale che globale, fornendo al tempo stesso nuove sfide e motivazioni ai giocatori professionisti.
Come si colloca la World Cup nell'evoluzione degli eSport di Rainbow Six?
FXD: Partendo 5 anni fa dal basso, da una spinta della community, Rainbow Six Siege è diventato il titolo portabandiera degli eSport di Ubisoft, con 40 squadre pro che competono in quattro campionati regionali. La Rainbow Six World Cup è distinta e indipendente dalle nostre competizioni già esistenti ed è stata concepita per celebrare le community locali dando loro visibilità a livello globale. È una delle più grandi competizioni di Rainbow Six finora concepite e siamo convinti che farà crescere tantissimo le scene professionali locali. Speriamo di attrarre un pubblico molto vasto che, grazie alla World Cup, avrà l'opportunità di scoprire il fantastico ecosistema degli eSport di Rainbow Six e di fare il tifo per il proprio paese.
Potete dirci qualcosa di più sulla scelta di Tony Parker come ambasciatore del progetto?
FXD: Per la prima edizione della Rainbow Six World Cup volevamo un atleta che sapesse cosa significa rappresentare il proprio paese sulla scena internazionale. Volevamo un atleta di grande esperienza e che avesse anche un forte interesse verso gli eSport, che potesse dare consigli ai giocatori e sostenere le squadre nazionali nel loro percorso. Con i suoi quattro titoli NBA conquistati insieme ai San Antonio Spurs, un titolo europeo, più di 180 presenze nella nazionale di basket francese e una genuina passione per i videogiochi e gli eSport, Tony Parker rappresentava il candidato ideale.
Tony, cosa ti ha fatto decidere di diventare ambasciatore della Rainbow Six World Cup?
Tony Parker: Ho cominciato a interessarmi agli eSport sei o sette anni fa, e l'anno scorso ho incominciato a investire su di essi aprendo la mia Academy. Abbiamo messo su un'intera sezione dedicata agli eSport per consentire ai talenti più giovani di proseguire gli studi oltre che coltivare e perfezionare le proprie abilità. Quando mi è stato chiesto di diventare l'ambasciatore della Rainbow Six World Cup non ho avuto esitazioni perché Rainbow Six Siege è diventato uno dei giochi più importanti a livello di eSport e credo fermamente saremo in grado di creare qualcosa di speciale con la Rainbow Six World Cup.
Puoi dirci qualcosa di più su cosa prevedi per questo tuo nuovo ruolo?
TP: Non vedo l'ora di parlare con i giocatori e aiutarli in ogni modo possibile. Per me personalmente, giocare in nazionale ha sempre rappresentato un grande onore. Giocare per il tuo club è una cosa, ma rappresentare la tua nazione è qualcosa di completamente diverso. È stata per me un'opportunità incredibile e un'emozione fortissima partecipare alle competizioni internazionali, e uno dei miei ricordi più cari è la vittoria all'EuroBasket insieme ai miei compagni di squadra. Spero che i giocatori saranno entusiasti quanto lo ero io quando giocavo in nazionale e sono sicuro che si divertiranno tantissimo.
Cosa ci aspetta nel prossimo futuro, in vista della Rainbow Six World Cup?
FXD: Il prossimo passaggio, nell'immediato, è la creazione dei comitati nazionali che guideranno ciascuna delle 45 selezioni nazionali partecipanti. Composti da tre membri, i comitati saranno selezionati in concerto con Ubisoft, i giocatori e allenatori professionisti, e la community. Saranno fondamentali per la competizione in quanto saranno loro a selezionare le formazioni di 5 giocatori che prenderanno parte alla Rainbow Six World Cup.
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