I giochi riescono ad arrivare a chiunque ed è innegabile il loro impatto culturale, per questo Ubisoft è convinta che possano rivelarsi strumenti utili nell'educazione, tanto da cambiare in meglio società e ambiente.
Keys to Learn, una serie di due eventi tenuti quest'anno a Londra e New York, presentati da Ubisoft, si prefigge l'obiettivo di promuovere il potenziale insito nei videogiochi come forza educativa e di crescita personale. Giornalisti, educatori e studenti sono stati invitati a discutere e confrontarsi, avendo poi l'occasione di sperimentare le ultime proposte di Ubisoft sul tema della didattica digitale.
Ai più recenti eventi di Keys to Learn tutti hanno avuto modo di provare con mano alcuni dei software educativi di Ubisoft. Discovery Tour: Ancient Greece dà ai visitatori l'occasione di camminare tra le strade e tra i templi dell'antica Grecia, scoprendo la cultura e lo stile di vita dei suoi abitanti. Project OIKOS spinge i giocatori a collaborare per preservare la salute dell'ecosistema di uno stagno, cogliendo così le interconnessioni che caratterizzano la natura. Rabbids Coding ha insegnato i primi rudimenti della logica di programmazione, tra cui le condizioni di funzionamento e il concetto dei cicli... e ha inoltre egregiamente illustrato l'amore dei Rabbids per le salsicce!
All'evento di Londra i giovani game designer del BAFTA hanno potuto partecipare a un workshop che spinge le persone ad analizzare i motivi che rendono un gioco un buon gioco. Ai partecipanti è poi stato chiesto di elaborare un'idea di gioco utilizzando un set di carte che rappresentavano svariati temi, luoghi e meccaniche di gioco. L'evento di New York ha visto la collaborazione con l'organizzazione no-profit Games for Change, che promuove i videogiochi come influenza positiva per la società e strumento educativo. Attraverso discussioni e conferenze a cui hanno partecipato esperti della New York University e della Brown University, si è provato a capire come i videogiochi possano assumere un ruolo educativo e perché sono un mezzo perfetto per contenuti educativi coinvolgenti ed emozionanti.
Hanno partecipato anche degli esperti di Ubisoft che hanno presentato alcuni prodotti educativi già in uso nelle scuole e nelle università. Olivier Palmieri, Game Director in Ubisoft Montréal, ha mostrato Game Maker’s Odyssey, un software per l'elaborazione del game design per studenti universitari, con il volto di un classico videogioco. I giocatori vestono i panni di un samurai giapponese, portando a termine precisi compiti e imparano al contempo come progettare i propri giochi. Maxime Durand, storico di Ubisoft Montréal, ha parlato del suo lavoro sul Discovery Tour, della sua applicazione nelle classi delle scuole di tutto il mondo e di come abbia aiutato gli studenti a scoprire la storia dell'antico Egitto e della Grecia classica. Si sono anche tenuti degli incontri focalizzati sul ruolo dei videogiochi nell'educazione e nella vita moderna, con relatori di differente formazione, sia provenienti dalle fila di Ubisoft, sia esterni. Persone le cui prospettive variavano da quelle del genitore a quelle degli aspetti neurologici dell'apprendimento legato ai videogiochi.
Ubisoft ha sviluppato un'ampia gamma di altri software e giochi per l'apprendimento e l'auto-miglioramento, nella sua storia. La serie My Coach ha aiutato i giocatori a perseguire obiettivi utili all'auto-miglioramento, dall'imparare una nuova lingua allo smettere di fumare, fino a praticare regolarmente attività fisica. Lanciata nel 2011 e ancora oggi aggiornata con regolarità, la serie di Rocksmith dà ai giocatori l'occasione di imbracciare una vera chitarra o un basso, di collegarli al gioco e di imparare a suonarli sfruttando canzoni di successo. Dopo l'incendio di Notre-Dame de Paris di inizio anno, Ubisoft ha utilizzato delle digitalizzazioni di altissimo livello della cattedrale, realizzate ai tempi della lavorazione su Assassin's Creed Unity, per realizzare un tour virtuale dell'edificio. Un'esperienza che porta i giocatori all'interno e sopra alla storica cattedrale, su una mongolfiera, per riviverne la storia e scoprirne l'architettura. Age Old Cities, un'esperienza del tutto simile, è nata dalla distruzione di un sito di rilievo storico in Iraq e prevede l'esplorazione di sei siti della stessa natura.
I giochi sono in prima linea nel settore dell'intrattenimento e dell'industria tecnologica, e hanno il potere di fare qualcosa di buono e di instillare un cambiamento positivo nella società. Ubisoft ne è fermamente convinta, e questa convinzione sta alla base della realizzazione di esperienze educative e suggestive, così come di giochi sempre più accessibili, in molti modi differenti. Solo un gioco permette ai suoi giocatori di conoscere e sperimentare all'interno di un ambiente virtuale, con rischi e conseguenze ridotte ai minimi termini e possibilità pressoché infinite di ripetibilità. Poiché giochi sono un medium educativo unico ed essenziale, Ubisoft vuole partecipare attivamente alla formazione del futuro della società attraverso l'educazione, la promozione di temi positivi e un continuo impegno nel creare esperienze coinvolgenti, innovative e che riescano ad arricchire chi le vive.
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