Il Six Invitational 2020 rappresenta l'evento principale del calendario competitivo di Rainbow Six Siege, in cui le migliori 16 squadre del pianeta si affrontano per il titolo di Campione del mondo. Il torneo di quest'anno ha offerto storie fantastiche ai fan e ha rimescolato le carte tra le varie regioni preparando la scena per l'anno 5 delle competizioni di Rainbow Six Siege. Molto più che un semplice torneo, il Six Invitational è una celebrazione della community e della famiglia allargata di Siege. L'evento di quest'anno ha visto la partecipazione di sviluppatori, creatori di fan art, cosplayer e noti creatori di contenuti della community.
Con un nuovo montepremi record di $3.000.000 USD e le squadre più forti del mondo pronte a darsi battaglia, al Place Bell di Montréal in Canada l'entusiasmo era palpabile sia in occasione della presentazione dei programmi futuri che durante le partite culminate nel duello al cardiopalma della finale. In caso ve lo foste perso, eccovi alcuni dei momenti salienti del Six Invitational 2020:
Team USA diventa Team Mondo
Dopo aver conquistato il titolo agli US National a dicembre, Spacestation Gaming (SSG) aveva grandi aspettative per il Six Invitational. La scorsa settimana a Montréal ha scatenato tutto il suo potenziale, vincendo la finale e sollevando il martello della vittoria.
Dopo un'astinenza di tre anni, questa vittoria di un torneo internazionale da parte di una squadra nordamericana è stata accolta con grande tripudio dall'intera regione. Pur superando indenni e a punteggio pieno la fase a gironi, e dimostrando negli scontri a eliminazione diretta di essere una vera superpotenza, nella finale SSG si è trovata a un soffio dalla sconfitta dopo aver perso due mappe per mano degli avversari brasiliani Ninjas In Pyjamas (NiP). Grazie a una rimonta clamorosa, però, SSG è entrata ufficialmente nella storia di Rainbow Six Siege.
Per Troy "Canadian" Jaroslawski, questa vittoria ha un gusto ancora più dolce avendola sfiorata senza successo già diverse volte nei due anni passati durante alcune strazianti finali. Vedergli sollevare il martello per la seconda volta è stato un momento memorabile.
*© Ubisoft | Photo Credit: João Ferreira *
Fnatic e NiP, ovvero le speranze di America latina e Asia-Oceania
Nonostante le deludenti prestazioni in occasione di precedenti eventi, Fnatic e NiP si sono messe in evidenza al Six Invitational, tenendo alti il nome e le speranze di Asia-Oceania e America latina all'appuntamento tanto atteso. Gli australiani Fnatic hanno fatto la storia battendo Team Empire, ovvero i vincitori del Raleigh Major, e i due volte campioni del mondo G2 Esports, soffiando all'Europa la possibilità di conquistare il trofeo. Fnatic ci ha abituato alle vittorie a sorpresa e anche quest'anno non si è smentita.
© Ubisoft | Photo Credit: João Ferreira
Parallelamente, i Ninjas in Pyjamas hanno inseguito il successo sin da quando sono arrivati a un passo dalla vittoria della finale Pro League Stagione 6. Con una galoppata incredibile nel raggruppamento dei perdenti, hanno sfidato tutti i pronostici e conquistato la finalissima. Sebbene abbiano infine dovuto arrendersi a Spacestation Gaming, il loro successo rappresenta un risultato eccezionale per l'intera regione.
La fine dello strapotere europeo
Dopo due anni di supremazia incontrastata, i team della regione europea hanno mostrato cenni di cedimento in questo Six Invitational. Mentre le squadre nordamericane eliminavano i campioni Pro League Stagione X di Natus Vincere e i capilista della Pro League europea Rogue, la sorpresa più grande è arrivata dalla sconfitta di Team Empire. Considerati tra i favoriti dell'evento, i russi non sono riusciti a entrare in partita contro Fnatic. Infine, G2 Esports, la squadra più titolata nella storia di Rainbow Six da sempre considerata uno scoglio insormontabile dagli avversari, è stata eliminata addirittura prima dell'evento principale, sempre per mano di Fnatic.
© Ubisoft | Photo Credit: Peter Chau
L'ascesa di una nuova ondata di giovani talenti
Il Six Invitational 2020 ha segnato un vero e proprio cambio della guardia da parte di una nuova generazione di giocatori professionisti ansiosi di dimostrare il proprio valore sulla scena internazionale. Sebbene l'intera formazione di SSG abbia fatto vedere eccellenti prestazioni, Rampy è stato decisamente il giocatore chiave dell'evento, con statistiche assolutamente stellari. Muzi e Pino lo hanno seguito a breve distanza, conducendo NiP alla finalissima e conquistando per la prima volta un importantissimo traguardo a un Six Invitational per una squadra brasiliana. Infine, come non segnalare le prestazioni eccellenti di Beaulo (TSM) e Shaiiko (BDS Esport) nel corso di tutto l'evento? Se questi giocatori sono arrivati in Canada con tutto da dimostrare, se ne sono andati da giocatori professionisti degni di rispetto che certamente continueranno a stupire gli esperti e i fan degli eSport nel prossimo futuro.
© Ubisoft | Photo Credit: João Ferreira
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