Ubisoft ha da poco organizzato il suo annuale incontro interno, altrimenti noto come Ubisoft Developers Conference (UDC). Questo evento offre agli sviluppatori degli oltre 40 studi Ubisoft una piattaforma per incontrarsi, presentare le ultime novità e discutere e condividere i passi avanti compiuti in vari aspetti dello sviluppo di videogiochi. Per la prima volta quest'anno, l'UDC si è tenuta online: questo però non ha intaccato lo spirito di condivisione e collaborazione. Abbiamo incontrato alcuni partecipanti per saperne di più sull'UDC e su cosa significa per loro, e per chiedere perché è così importante collaborare e condividere conoscenze con i colleghi da tutto il mondo.
Kathleen Eugene – Data Scientist
Mi chiamo Kathleen Eugene ed è la prima volta che partecipo all'UDC. Lavoro come data scientist presso lo studio di Ubisoft Paris ormai da due anni. Anche se è la mia prima volta, trovo fantastico poter vedere a cosa stanno lavorando gli studi Ubisoft nel resto del mondo. A volte si captano frammenti di conversazioni durante le pause caffè ma senza afferrare il senso completo di quello di cui si parla, soprattutto se si tratta di temi che esulano dal tuo lavoro quotidiano. L'UDC offre la possibilità di ascoltare esperti dei vari campi, di associare volti ai nomi che conosci già per via dei vari progetti, di approfondire i dettagli e di fare domande per capire meglio di cosa si tratta. Questo è importantissimo per una rete globale come quella di Ubisoft, e non solo per scoprire cosa succede nelle diverse sedi: serve anche a creare connessioni e collaborazioni con colleghi che altrimenti non avresti mai incontrato.
Alan Quayle – 3D Programmer
Sono Alan Quayle, 3D Programmer di Rainbow Six Siege, e lavoro presso Ubisoft Montreal da dieci anni. Ho partecipato alle nove edizioni precedenti dell'UDC e nelle ultime cinque sono stato fra i relatori. L'UDC è fondamentale per far incontrare le persone e riunire così tanti talenti in un solo posto (anche se solo virtualmente) permette di sviluppare nuove idee, progetti e collaborazioni. Per esempio, parte della tecnologia del rendering di Rainbow Six Siege deriva dall'incontro del nostro team 3D con il team corrispettivo di Ubisoft RedLynx, siamo andati a bere una birra insieme durante una delle edizioni precedenti. Loro avevano già implementato quella tecnologia nei giochi della serie di Trials e abbiamo imparato molto da quegli incontri. Sette anni dopo, il loro input è ancora alla base di parte della nostra tecnologia del rendering. Non vedo l'ora di scoprire cosa impareremo da questa edizione, e in particolare mi interessano gli aspetti tecnologici e le relative discussioni. Spero che potremo espandere le collaborazioni e il lavoro di squadra in queste aree.
Ryan Fitzgerald – Game Designer
Sono Ryan Fitzgerald, Game Designer di Ubisoft Winnipeg. Ci lavoro da due anni ed è la seconda volta che partecipo all'UDC. Mi piace vedere i team riuniti durante l'UDC perché adoro questo tipo di collaborazione. Per prima cosa, quando tante persone intelligenti collaborano a una visione comune, si ottiene moltissimo. Abbiamo dei fantastici game director che incarnano questa visione e che aiutano i talenti a esprimersi al meglio: per me è una grande fonte di inspirazione. Lo sviluppo dei videogiochi attira persone animate da una immensa passione, e lavoriamo con persone di grande intelligenza e con team che perseguono la nostra visione comune con un entusiasmo straordinario. Quando questi team si incontrano, fanno fronte comune per risolvere i problemi e questo ha un impatto positivo sul mondo intero. Il valore di ciascuno si moltiplica quando i team hanno membri con background diversi e quando si scambiano input creativi, con nuove prospettive ed esperienze personali. Quest'anno presenterò una nuova tecnologia sviluppata da noi di Ubisoft Winnipeg e, anche se finora non abbiamo promosso quello a cui stiamo lavorando, ho già riscontrato grande interesse. Quando la presenteremo all'intera community di Ubisoft, ci auguriamo che quell'interesse aumenti e che la lista di clienti che abbiamo si espanda ancora di più grazie al passaparola.
Aditya Prakash – Research and Development Engineer
Mi chiamo Aditya Prakash e lavoro come Research and Development Engineer presso Ubisoft Mumbai, dove mi occupo di tool basati sull'apprendimento automatico. Inoltre mi occupo di tenere i contatti tra i nostri team e i docenti dell'Indian Institute of Technology, con cui collaboriamo occasionalmente per alcuni aspetti tecnici del processo di sviluppo. Lavoro in Ubisoft da due anni e mezzo e questa è la mia prima volta alla UDC. È un evento che permette a tanti team di incontrarsi e capire meglio su cosa stanno lavorando i vari studi Ubisoft, e questo costituisce una grande opportunità per avviare collaborazioni con altri team e portare avanti idee innovative. Eventi come questo non servono solo a condividere il nostro lavoro, ma anche a trovare nuove soluzioni ai problemi che incontriamo. Non vedo l'ora di interagire con persone con esperienze diverse e di ricevere il loro input su quello a cui stiamo lavorando. Nel corso dell'evento mi piacerebbe scoprire a cosa lavorano gli altri team che si occupano di apprendimento automatico, e conoscere workflow e soluzioni adottate. Queste interazioni rappresentano la base per trovare soluzioni ai problemi attuali e futuri e per metterci in contatto con persone a cui possiamo rivolgerci quando incontriamo ostacoli che altri hanno già superato.
Per saperne di più sulla Ubisoft Developers Conference e sulle ultime novità da Inside Ubisoft, segui Ubisoft News.